IL CANTAUTORE CALIFANO CHIEDE LA LEGGE BACCHELLI PERCHE’ ADESSO E’ DIVENTATO POVERO

La legge Bacchelli prevede l’assegnazione di un contributo straordinario vitalizio a quei cittadini che si sono distinti nel mondo della coltura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, ma che versano in situazioni di indigenza. Il nome con cui la legge è nota si deve alla prima persona che ne beneficiò e la cui vicenda contribuì alla sua istituzione, lo scrittore Ricardo Baccelli. Il vitalizio viene assegnato dal Consiglio dei Ministri e ne hanno beneficiato, tra gli altri, il pensatore Guido Cerronetti, la scrittrice Anna Maria Ortense, Gavino Ledda, la poetessa Alda Merini, il poeta Dario Bellezza, i cantanti Umberto Bindi, Ernesto Bonino e Joe Sentieri, le attrici Alida Valli e Tina Lattanti, il pugile Duilio Loi, l’attore Salvo Randone, la prima annunciatrice della Rai Fulvia Colombo, l’eroe di guerra Giorgio Perlasca e il poeta di Andreis (PN) Federico Tavan. Il cantautore Franco Califano, 72 anni, chiede aiuto allo stato e invoca la legge Baccelli. Il 15 luglio 2010 il Califfo è caduto dalle scale e si è rotto tre vertebre. Questo incidente gli ha fatto venir meno la sua unica fonte di reddito, cioè le serate. Il cantautore prende circa 10.000,00 € a semestre. L’attuale reddito di Califano è superiore a quello di molte famiglie e quindi non ci sarebbero le condizioni per chiedere tale legge. A voi lettori l’ardua sentenza.